Uno sguardo antropologico sull'omogenitorialità: l'esperienza di genitori e figli

La minoranza costituita da famiglie omogenitoriali che non godono di un riconoscimento giuridico è soggetta a un processo di potere a opera dello Stato che, tramite processi di kinning legale, definisce chi è e non è parente. In questo intervento verrà presentato una ricerca antropologica di tipo etnografico realizzata presso famiglie omogenitoriali italiane che hanno diversi gradi di riconoscimento legale. La metodologia adottata ha previsto (i) l’osservazione partecipante della vita familiare sociale delle famiglie (ii) interviste in profondità, non direttive e la costruzione di schemi di parentela con vari membri di ogni famiglia (iii) un’analisi socio-storica del contesto legale. L’analisi verterà sulle modalità tramite le quali le famiglie reclamano il diritto di considerare i genitori non riconosciuti legamente alla stregua di parenti, mediante molteplici pratiche di kinning. Lo studio delle pratiche di kinning legale, simbolico e sociale mostreranno come avviene questo processo di (ri)definizione contribuendo al passaggio dall’omogenitorialità (ossia quando un genitore non gode della traduzione giuridica dei legami di parentela e esercita le funzioni parentali senza essere riconosciuto come parente legale) all’omoparentela (ossia quando i genitori dello stesso sesso sono interamente inclusi nell’universo della parentela). Investigheremo come tali pratiche di kinning e di de-kinning sono dettate dal grado di riconoscimento legale della parentela omogenitoriale di un dato contesto nonché il loro impatto sulle rappresentazioni e sulle pratiche dei figli.