Palazzo e complesso episcopale sono i luoghi del concilio del 355 in cui per volere di Costanzo II viene imposto il credo ariano attraverso l'elezione del vescovo Aussenzio. I vescovi Dionisio di Milano, Liberio di Roma e Lucifero di Cagliari si oppongono con forza alla posizione imperiale e vengono chiusi nella cattedrale, mentre il concilio continua nel palazzo (G. CORTI, Il concilio di Milano del 355 nel quadro della politica filo-ariana di Costanzo, Ambrogio e l'arianesimo, Studia Ambrosiana 7, Milano 2013, p. 3-28.).
G. VISONÀ, Topografia del conflitto ariano: Ambrogio e la basilica porziana, in Il concilio di Milano del 355 nel quadro della politica filo-ariana di Costanzo, Ambrogio e l'arianesimo, p. 113-145.).
A. CERESA MORI, "Palatium duabus turribus sublime…" Il palazzo imperiale di Milano nel quadro delle indagini recenti, in L'editto di Milano e il tempo della tolleranza. Costantino 313, (Catalogo della mostra, Milano, Palazzo Reale ottobre 2012-Marzo 2013), 2012, p. 25-26.
D. SCAGLIARINI CORLAITA, Domus, villae, palatia, in Abitare in città. La Cisalpina tra impero e Medioevo, atti del convegno Roma 1999, Wiesbaden 1999, p. 154, n. 8.
L'iniziativa di ricerca e valorizzazione, proposta dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università Cattolica di Milano. Cattolica, ha preso avvio nel 1996 con alcuni sondaggi all'interno del battistero di San Giovanni alle Fonti (S. LUSUARDI SIENA et al., Le nuove indagini archeologiche nell'area del Duomo in La città e la sua memoria. Milano e la tradizione di Sant'Ambrogio, Milano 1997, p. 40-67.
S. Lusuardi Siena, M. Sannazaro 1995-97, Milano. Area del Duomo. Nuovi scavi e ricerche, in Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, 1995-1997, p. 208-212.
S. LUSUARDI SIENA, L'età tardo antica e altomedievale. Il complesso episcopale, in Indagini archeologiche in piazza Duomo a Milano 1996-1999, a cura di A. Ceresa Mori, Milano 2000.
S. LUSUARDI SIENA, M. SANNAZARO, I battisteri del complesso episcopali milanesi alla luce delle recenti indagini archeologiche, in L'edificio battesimale in Italia. Aspetti e problemi (Atti dell'VIII Congresso nazionale di Archeologia Cristiana, Genova - Sarzana- Albenga -Finale Ligure -Ventimiglia, 21-26 settembre 1998), Bordighera 2001, p. 646-674.
S. LUSUARDI SIENA, F. SACCHI, Gli edifici battesimali di Milano e di Albenga, in Atti del Convegno "Albenga città episcopale.Tempi e dinamiche della cristianizzazione tra Liguria di Ponente e Provenza» (Albenga, 21-23 settembre 2006), Istituto Internazionale di Studi Liguri, Albenga 2008, p. 677-702.)
B. ACCANTI, La topografia di Piazza Duomo nel medioevo alla luce delle fonti d'archivio e della documentazione archeologica, Tesi di Laurea discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, 1998/1999.
L. ARIIS, Intonaci dipinti dagli scavi del battistero di S. Giovanni a Milano: analisi archeologica e archeometrica, tesi di specializzazione discussa presso l'Università Cattolica di Milano, rel. Prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/07.
S. BARLASSINA, Sepolture internamente intonacate e dipinte: la presenza a Milano e nel suo territorio tra età paleocristiana e medioevo, Tesi di Laurea discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2001/02.
L. CODINI, Le tecniche murarie a Milano dalla tarda antichità al medioevo: l'analisi dei resti murari sotto il sagrato del Duomo, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2003/04.
E. DELLÙ, Le sepolture del complesso episcopale di Milano: rilettura archeo-antropologica dei dati di scavo, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, A.a. 2008/09.
P. GREPPI, La cattedrale di Santa Maria Maggiore a Milano: analisi stratigrafica del "sopravvissuto", Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, A.A. 2006/07.
E. NERI, Lacerti musivi pavimentali e parietali da S. Tecla e S. Giovanni alle Fonti: stratigrafia, tecnologia, archeometria, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/2007.
E. NERI, Tessellata vitrea in età tardoantica e altomedievale: archeologia, tecnologia, archeometria. Il caso di Milano, Tesi di dottorato XIV ciclo del dottorato "I processi di trasformazione. Società antiche e medievali", (tutor S. Lusuardi Siena), discussa il 30 marzo 2012.
B. SORIANI, Il campanile di santa Maria Maggiore. La struttura ottagonale dallo scavo a nord del Duomo: contributo alla topografia del complesso episcopale milanese, Tesi di Laurea discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, A.a. 2003/04.
E. SPALLA 2003/04, Gli scavi degli anni '60 in piazza Duomo: analisi delle strutture emerse, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, A.a. 2003/04.). Membri del progetto sono: S. Lusuardi Siena (responsabile scientifico), F. Airoldi, C. Baratto, E. Neri ed E. Spalla (coordinamento); membri: B. Accanti, L. Ariis, C. Giostra, P. Greppi, S. Nepoti, G. Pellizzari, F. Sacchi, M. Sannazaro, S. Strafella, B. Soriani, M. Uboldi, E. Monti, E. Dellù, A. Ruggieri, M.L. Delpiano, E. Arslan, C. Perassi, G. Facchinetti.
Il progetto di riallestimento dell'area è stato coordinato da F. Doglioni. Una parte degli apparati didattici dell'allestimento sono stati pubblicati in Piazza Duomo prima del Duomo. Piazza Duomo before the Duomo. Apparato didattico del percorso espositivo dell'area archeologica, a cura di S. Lusuardi Siena, Milano, Edizioni Et, 2009.
Il convegno "Piazza Duomo prima del Duomo. Nel centenario della nascita di A. De' Capitani d'Arzago e M. Mirabella Roberti" (11-12 dicembre 2009), ha offerto uno status quaestionis dell'avanzamento degli studi che ora hanno preso forma in un volume, di prossima pubblicazione, edizione scientifica sull'area del complesso episcopale.
G. MORETTI, Sesta relazione dell'ufficio regionale. Duomo, «Archivio storico Lombardo», 26, 21 (1899), p. 172.
C. FERRARI DA PASSANO, Le origini lombarde del Duomo. Ritrovamenti avvenuti nella Sacrestia Aquilonare e nel tornacoro durante i lavori di restauro (1965-1973), Milano 1973.
S. LUSUARDI SIENA, M. SANNAZARO, I battisteri del complesso episcopali milanesi alla luce delle recenti indagini archeologiche, in L'edificio battesimale in Italia. Aspetti e problemi (Atti dell'VIII Congresso nazionale di Archeologia Cristiana, Genova - Sarzana- Albenga -Finale Ligure -Ventimiglia, 21-26 settembre 1998), Bordighera 2001, p. 646-674.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
A. NAVA, Memorie e documenti storici intorno all'origine, alle vicende ed ai riti del Duomo di Milano, Milano 1854, p. 12.
A. ZACCHI, Osservazioni sul Duomo di Milano, in "Bollettino del Centro Nazionale di Studi di Storia dell'Architettura: gruppo lombardo" I, pp. 39-41.
S. LUSUARDI SIENA, C. GIOSTRA, A. RUGGIERI, Milano. Piazza Duomo, in Archeologia Medievale, 30, 2003, p. 484.
B. ACCANTI, La topografia di Piazza Duomo nel medioevo alla luce delle fonti d'archivio e della documentazione archeologica, Tesi di Laurea discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, 1998/1999.
E. VILLA, Costruzioni medievali sul fianco settentrionale del Duomo, in "Quaderni di Ambrosius" 27, p. 20-32.
D. CAPORUSSO, La zona di via Manzoni; La zona di piazza Duomo; La zona di corso di Porta Romana in età romana e medievale, in Scavi MM3, I, Milano 1990, p. 94.
B. SORIANI, Il campanile di santa Maria Maggiore. La struttura ottagonale dallo scavo a nord del Duomo: contributo alla topografia del complesso episcopale milanese, Tesi di Laurea discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, A.a. 2003/04.
E. BIGNAMI, Ruine dell'antica Milano, Atti del Collegio degli ingegneri e degli architetti di Milano, 2, Milano 1870, p. 90-96.
M. MIRABELLA ROBERTI, La cattedrale antica di Milano e il suo battistero, in Arte Lombarda, 8, 1, 1963, p. 77-98.
M. MIRABELLA ROBERTI, A. PAREDI, Il battistero ambrosiano di S. Giovanni alle Fonti, Milano 1974.
A. DE CAPITANI D'ARZAGO 1952, La Chiesa Maggiore di Milano, Santa Tecla, Milano, pp. 135-138.
Le indagini archeologiche sono state effettuate da ottobre 2008 a marzo 2009 sotto la direzione scientifica di S. Lusuardi Siena. Hanno realizzato il lavoro sul campo allievi e collaboratori dell'Istituto di Archeologia dell'Università Cattolica di Milano: A. Ruggieri (responsabile sul campo), E. Dellù, E. Monti e C. Solcia. Le analisi preliminari dei materiali sono state svolte dal gruppo di lavoro del Laboratorio Michelangelo Cagiano de Azevedo e coordinate da F. Airoldi. LUSUARDI SIENA ET AL., Recenti indagini nel complesso episcopale milanese, in Uomo e territorio, Milano 2014.
Domus Ambrosii. Il complesso monumentale dell'arcivescovado, Milano, 1994.
A. CERESA MORI, Saggio nell'area dell'Arcivescovato, in La città e la sua memoria, p. 68-69.
A. CHAVARRIA, Y. MARANO, Nuove ricerche sui complessi episcopali in Italia. A proposito di un colloquio recente (Mantova, settembre 2004).
N. Duval, Caričin Grad. III, L'acropole et ses monuments (cathédrales, baptistère et bâtiments annexes) = Caričin Grad. 3, Akropolj i njegovi spomenici (katedrala, krstionica i susedne grað_evine, Belgrad 2010, p. 524-545.
Il lavoro di riconoscimento delle monete è stato realizzato da E.A. Arslan.
Sono state in particolare realizzate analisi volte ad ottenere una datazione assoluta: la termoluminescenza dei laterizi interi nelle principali strutture murarie superstiti e dei tuboli appartenenti alle coperture per opera di E. Sibilia (Università Milano Bicocca). Il C14 su carboni ritrovati su diversi piani d'uso è stato effettuato dal laboratorio Beta Analitic di Miami.
Analisi di caratterizzazione dei materiali sono state realizzate sui materiali dell'apparato decorativo: da un lato le tessere vitree (in collaborazione con M. Verità), dall'altro i marmi, le tessere litiche, gli intonaci dipinti e gli strati preparatori dei pavimenti (in collaborazione con R. Bugini).
C. FERRARI DA PASSANO, Le origini lombarde del Duomo. Ritrovamenti avvenuti nella Sacrestia Aquilonare e nel tornacoro durante i lavori di restauro (1965-1973), Milano 1973.
A. CERESA MORI, Saggio nell'area dell'Arcivescovato, in La città e la sua memoria, p. 68-69.
I dati disponibili non consentono tuttavia di precisare la planimetria delle domus esistenti e solo in alcuni casi permettono di definire la cronologia e le dinamiche di demolizione e trasformazione degli ambienti.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
Queste informazioni si ricavano in particolare dal giornale di Scavo (23 marzo 1962) e dagli appunti sullo schizzo della relativa sezione.
Dai giornali di scavo del 13 gennaio 1962: "Dallo scavo in profondità presso il pozzo del bema sopra il piano di calpestio (ora numerato US 1073 a quota -3,40) Moneta 238/2: Roma Imp. Imperatore incerto" in seguito riconosciuto come Claudio II (268-270), zecca incerta.
Alciatus Emblematum liber, II, Bituricis vervex, Heduis dat sucula signum:/His populis patriae debita origo meae est,/Quam Mediolanum sacram dixere puellae Terram: nam vetus hoc Gallica lingua sonat./Culta Minerva fuit, nunc est ubi numine Tecla/Mutato, Matris virginis ante domum./Laniger huic signum sus est, animalque biforme,/Acribus hinc setis, lanitio inde levi, pubblicato nel 1531; cfr. anche Mompellio Mondini 1943, David 1992.
Bonaventura Castiglione (1487-1555) (Ambr. N 153bis sup.) ricorda una "… statua, come alcuni hanno voluto di Minerva, altri Diana, altri Giunone, dentro il tempio poi dicato a S. Tecla"
Polyb. II, 32, 5-6, nel raccontare l'assedio dei romani del 222, ricorda la presenza di un santuario di riferimento per i Celti.
Per quanto riguarda l'ara si rimanda alla notizia di A. SARTORI in AE 1996, 722.
A. SARTORI, Un'interpretatio, ma solo topografica, in Studi in onore di Albino Garzetti, a cura di C. Stella - A. Valvo, Brescia, 1996, p. 377-390.
Sebbene sia difficile attribuire inequivocabilmente un valore cronologico a questa tecnica (cfr. L. FIENI, La Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano tra età tardoantica e medioevo: metodologie di indagine archeometrica per lo studio dell'elevato, in Archeologia dell'Architettura, 7, Firenze 2002, p. 51-97), la tecnica sembra essere riconosciuta a Milano sulle fabbriche ambrosiane; la più antica attestazione, stando alle recenti indagini, risalirebbe all'intervento nel palazzo imperiale attribuito a Costanzo II.
C. PIETRI, Roma Christiana. Recherches sur l'Eglise de Rome, son organisation, sa politique, son ideologie de Miltiades à Sixte III (311-440), Paris 1976, p. 162-163.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
G. VISONÀ, Topografia del conflitto ariano: Ambrogio e la basilica porziana, in Il concilio di Milano del 355 nel quadro della politica filo-ariana di Costanzo, Ambrogio e l'arianesimo, p. 113-145.).
Il campione analizzato al C14 proviene dallo strato tagliato dalle fondazioni del battistero.
C. FERRARI DA PASSANO, Le origini lombarde del Duomo. Ritrovamenti avvenuti nella Sacrestia Aquilonare e nel tornacoro durante i lavori di restauro (1965-1973), Milano 1973.
MIRABELLA ROBERTI, I battisteri di Sant'Ambrogio, in Agostino a Milano. Il battesimo, Palermo, 1988, p. 80.
P. PIVA, Le Cattedrali lombarde: ricerche sulle 'cattedrali doppie' da Sant'Ambrogio all'età romanica, Mantova, 1990, p. 22.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
G. CUSCITO, La topografia cristiana di Milano tardoantica nel recente dibattito storiografico. Bilancio bibliografico-critico, in Dunasthai didaskein. Studi in onore di Filippo Cassola, a cura di M. Faraguna e V. Vedaldi Iasbez, Trieste 2006, pp.147-162.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
L. FIENI, Il battistero di S. Giovanni alle Fonti di Milano. Un caso di studio archeologico-archeometrico, in Archeologia dell'Architettura, 3, 1998, p. 91-108.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
Il giornale di scavo del 13 settembre 1961 e il cartellino di accompagnamento delle monete recante la stessa data danno indicazioni concordi circa la provenienza delle monete: "Presso il monumento a Vittorio Emanuele nel pozzo alla profondità di 7,40 m, tra la sabbia sul fondo". A proposito della presenza di pozzi nell'area della cattedrale si legge nei giornali di scavo del 16 giugno 1961: "alcuni pozzi romani si rinvennero nell'area della basilica sotto il livello del pavimento, […] in particolare essi, essendo ricoperti dalla pavimentazione della basilica paleocristiana potrebbero dimostrare che la basilica sorse suo resti di edifici romani."
Il termine medio dei 5 campioni analizzati alla termoluminescenza è 340+ 130.
Sebbene siano state avanzate delle perplessità sulla convivenza di un pavimento in cocciopesto e di uno a lastre marmoree (F. GUIDOBALDI, Sectilia Pavimenta tardoantichi e paleocristiani e piccolo modulo dell'Italia settentrionale, «Rivista di Archeologia Cristiana», 85, 2009, p. 355-419.).
S. LUSUARDI SIENA, C. BARATTO, Sguardo sull'edilizia religiosa e civile sulla Venetia et Histria in età tardonatica, in G. Cavalieri Mansse, P. Basso, Storia dell'architettura del Veneto. L'età romana e tardoantica, Venezia, 2013, p. 177.
La sezione è nel Giornale di Scavo del 20 marzo1962.
E. NERI, Lacerti musivi pavimentali e parietali da S. Tecla e S. Giovanni alle Fonti: stratigrafia, tecnologia, archeometria, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/2007.
A. DE CAPITANI D'ARZAGO 1952, La Chiesa Maggiore di Milano, Santa Tecla, Milano, pp. 135-138.
CANTINO WATAGHIN (G.) et LAMBERT (C.), "Sepolture e Città. L'Italia settentrionale tra IV e VIII secolo", in BROGIOLO (G. P.) et CANTINO WATAGHIN (G.) dir., Sepolture tra IV e VIII secolo, 7o seminario sul tardo antico e l'alto medioevo in Italia centro Settentrionale (Gardone Riviera 24-26 ottobre 1996), S.A.P. Società Archeologica Padana s.r.l., 1998, p. 89-114.
Il Monneret De Villard ne fece risalire la fondazione agli anni tra il 344-355 (U. MONNERT DE VILLARD, L'antica basilica di S. Tecla in Milano, in Archivio Storico Lombardo, XLVI, 1917, pp.12-24).
A. CALDERINI, Le basiliche dell'età ambrosiana a Milano, in Ambrosiana, p. 137-164.
E. NERI, Lacerti musivi pavimentali e parietali da S. Tecla e S. Giovanni alle Fonti: stratigrafia, tecnologia, archeometria, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/2007.
PL 57, 469. Si veda anche un'iscrizione copiata in epoca altomedievale ricorda l'intervento di Eusebio ICVR, 2, 161: "Prisca redivivis consurgunt culmina tectis. In formam rediere suamquae flamma cremarat, / Reddidit haec votis Christi, qui templa novavit / Eusebii meritis noxia flamma perit"
Così viene definito negli atti del concilio.
La sinodo provinciale del 451 era stata organizzata dal vescovo milanese Eusebio su invito di papa Leone I per informare i colleghi dell'Italia nord-occidentale del risultato positivo dell'ambasceria che il pontefice aveva inviato qualche mese prima alla corte di Costantinopoli. Guidata dal vescovo Abbondio e dal presbitero Severo, la missione aveva presentato all'imperatore Teodosio II e all'episcopato orientale l'epistula dogmatica sull'incarnazione nella quale Leone I discuteva le deliberazioni monofisite del secondo concilio di Efeso.
Per il nartece i ritrovamenti più recenti del gruzzolo sono tre monete di Onorio (395-425) e una di imperatore indeterminato (425-455). Per il muro dell'annesso laterale nord si rimanda alle informazioni monetale del Giornale di Scavo del 7 maggio 1962, allo schizzo della sezione del giorno seguente e ai materiali monetali e ceramici provenienti dal riempimento del pozzo romano sigillato dal muro e ora raccolti nei prelievi 49, 49A, 50 e 51.
E. NERI, Lacerti musivi pavimentali e parietali da S. Tecla e S. Giovanni alle Fonti: stratigrafia, tecnologia, archeometria, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/2007.
E. NERI, Lacerti musivi e tessere dal battistero di S. Giovanni alle Fonti a Milano (V-VI sec.): riflessioni sulle tecniche e sui materiali, Actes du XIIe Colloque de l'AIEMA (Venise, 11-15 septembre 2012). c.s.
E. NERI, M. VERITÀ, A. CONVENTI, Glass mosaic tesserae from the 5th-6th century baptistery of San Giovanni alle Fonti, Milan, Italy. Analytical investigations, in L. JAMES - C. ENTWISTLE (eds.), New Light on Old Glass: Byzantine Glass and Mosaics, London 2013, p. 1-10.
E. NERI, Lacerti musivi pavimentali e parietali da S. Tecla e S. Giovanni alle Fonti: stratigrafia, tecnologia, archeometria, Tesi di Specializzazione discussa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, rel. prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/2007.
M. VERITÀ 2010a, Glass mosaic tesserae of the Neonian Baptistry in Ravenna: nature, origin, weathering causes and processes, Atti del Convegno "Ravenna Musiva" (Ravenna, 22-24 ottobre 2009), ed. C. Fiori and M. Vandini, Ravenna, 89-103.)
M. TITE, T. PRADELL, A. SHORTLAND, Discovery, production and use of tin-based opacifiers in glasses, enamels and glazes from the late iron age onwards: a reassessment, Archaeometry 50, 1, 2008, p. 67-84.
B. GRATUZE, Les verres mosaiqués du secteur de la maison de la Rotonde. Composition chimique et chrono-typologie, in Chartage, colline de l'Odeon, maison de la Rotonde et Cryptoportique, ed. Ch. Balmelle, A. Bourgeois, H. Broise, J.P. Darmon, M. Ennaifer, Rome, p. 797-801. Le ipotesi potrebbero non escludersi.
A. PRACCHI, La cattedrale antica di Milano, Milano, 1996 1996, p. 349-350
M. ROSSI, Le cattedrali perdute: il caso di Milano, in Medioevo: l'Europa delle cattedrali. Atti del Convegno internazionale di Studi (Parma 19-23 settembre 2006), Milano 2007, p. 228-229.
Il pezzo è in corso di studio da parte di S. Lusuardi Siena e P. Piva. Un confronto per motivo decorativo e modalità di lavorazione di questi pezzi è offerto da S. Maria d'Aurona (F. RAVAGLIA, S. Maria d'Aurona, in Il futuro dei Longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno (Catalogo della mostra, Brescia 18 giugno - 19 novembre 2000) Milano, 2000).
A. DE CAPITANI D'ARZAGO 1952, La Chiesa Maggiore di Milano, Santa Tecla, Milano, pp. 135-138.
M. ROSSI, Le cattedrali perdute: il caso di Milano, in Medioevo: l'Europa delle cattedrali. Atti del Convegno internazionale di Studi (Parma 19-23 settembre 2006), Milano 2007, p. 228-229.
Questa operazione è stata ipotizzata da Peroni anche per S. Ambrogio e S. Giovanni in Conca in cronologie analoghe. L'autore sostiene che il rinfascio dell'abside avrebbe consentito il mantenimento dell'apparato decorativo interno. (A. PERONI, La plastica in stucco nel S. Ambrogio di Milano. Arte ottoniana e romanica in Lombardia, in Kolloquium über frühmittelalterliche Skulptur (Heidelberg 1972), Mainz, 1974, p. 59-112.
Sono stati analizzati 7 campioni. Il medesimo sistema costruttivo è peraltro attestato -secondo le recente analisi della Fieni- anche in S. Lorenzo dopo i rovinosi crolli e incendi del 1070 e 1103. I tubuli di S. Lorenzo si datano 1010+/- 70 e 1150+/- 80, L. FIENI, Il cantiere di S. Lorenzo Maggiore, Milano 2004, pp. 97ss.
A. GALLI et al., Archeometria del costruito: datazione con termoluminescenza di murature del complesso laurenziano in Milano, in Biblioteca di Archeologia dell'Architettura, vol. 2, 2005, p. 237-240.
L. ARIIS, Intonaci dipinti dagli scavi del battistero di S. Giovanni a Milano: analisi archeologica e archeometrica, tesi di specializzazione discussa presso l'Università Cattolica di Milano, rel. Prof. S. Lusuardi Siena, a.a. 2006/07.
Lo studio delle ceramiche è stato effettuato da S. Nepoti in collaborazione con S. Lusuardi Siena per la valutazione del significato del contesto di ritrovamento.
Si veda ad esempio Colonia, dove solo in un secondo momento (pieno VI secolo) il complesso episcopale ingloba le strutture di un edificio pubblico ritenuto ora un tempio ora un horreum (N. GAUTHIER Topographie chrétienne des cités de la Gaule: des origines au milieu du VIIIe siècle: des origines au milieu du VIIIe siècle. XII, Province ecclésiastique de Cologne: Germania secunda, Paris 2002.
S. RISTOW, Die frühen Kirchen unter dem Kölner Dom: Befunde und Funde vom 4. Jahrhundert bis zur Bauzeit des Alten Domes, Koln, 2002).
CANTINO WATAGHIN (G.) et LAMBERT (C.), "Sepolture e Città. L'Italia settentrionale tra IV e VIII secolo", in BROGIOLO (G. P.) et CANTINO WATAGHIN (G.) dir., Sepolture tra IV e VIII secolo, 7o seminario sul tardo antico e l'alto medioevo in Italia centro Settentrionale (Gardone Riviera 24-26 ottobre 1996), S.A.P. Società Archeologica Padana s.r.l., 1998, p. 89-114.
M. MIRABELLA ROBERTI, A. PAREDI, Il battistero ambrosiano di S. Giovanni alle Fonti, Milano 1974.
S. LUSUARDI SIENA, M. SANNAZARO, I battisteri del complesso episcopali milanesi alla luce delle recenti indagini archeologiche, in L'edificio battesimale in Italia. Aspetti e problemi (Atti dell'VIII Congresso nazionale di Archeologia Cristiana, Genova - Sarzana- Albenga -Finale Ligure -Ventimiglia, 21-26 settembre 1998), Bordighera 2001, p. 646-674.
S. LUSUARDI SIENA ET AL., Lettura archeologica e prassi liturgica nei battisteri ambrosiani tra IV e VI secolo, in Ambrogio e la liturgia, Studia Ambrosiana, 5, 2012, p. 89-119.
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S. LUSUARDI SIENA, C. BARATTO, Sguardo sull'edilizia religiosa e civile sulla Venetia et Histria in età tardonatica, in G. Cavalieri Mansse, P. Basso, Storia dell'architettura del Veneto. L'età romana e tardoantica, Venezia, 2013, p. 177.